Un nucleo di edifici all’interno di un recinto a sud della chiesa ospita la casa parrocchiale, che risale alla fine del XVI secolo, e case rurali costruite a schiera attorno al cortile, come si usava una volta in campagna.

Gli edifici (3 piani fuori terra) si sviluppano formando una L tra la chiesa e il campanile. Il tutto è compreso entro un recinto murario, che delimita anche cortili, giardini e orti di pertinenza e di uso esclusivo.

La casa parrocchiale vera e propria, che occupa la porzione adiacente alla chiesa è a sua volta composta da due parti: un corpo più antico, databile al XVI secolo; un corpo di collegamento con la sagrestia, più recente, ricostruito tra il 1901 e il 1902 per consentire l’accesso diretto.

Gli edifici delle case del coadiutore e del sagrestano sono riconducibili a tipologie costruttive della tradizione locale, di cui conservano ancora elementi originali: parte del tetto in piode e muri in pietra, “lobia” in legno e bell’arco in pietra sul cortile interno selciato. Di grande interesse è anche il settecentesco forno da pane, di cui è ben riconoscibile la camera di cottura con imboccatura a piccola volta, che dà sul cortile interno.

Rilevante è il muro perimetrale, che recinge il giardino; in particolare le parti  che intelaiano il portoncino in legno di ingresso al giardino inferiore posto a sud, caratterizzato da cornici e voltini in pietra lavorata.