L’oratorio, intitolato all’Addolorata, detto La Rotonda, è stato costruito nel 1810 sopra un basamento che copre un masso erratico, i cui resti sporgono in alcuni punti dai muri. L’edificio ripropone l’architettura di alcune cappelle a pianta circolare dei sacri monti della Diocesi di Novara. Il portico, oltre al portale d’ingresso, presenta 16 campate, dove, entro nicchie, sono dipinte le 14 stazioni della via Crucis.

All’interno, sulla volta della cupola, campeggia l’affresco “Il Trionfo della Croce”, del pittore vigezzino Lorenzo Peretti di Buttogno.

Al 1813 risale la Via Crucis, dipinta nelle nicchie sotto il portico, anche questa opera di Lorenzo Peretti (1774-1851), che si ispirò a una via Crucis del Tiepolo.

La realizzazione di questo minuscolo sacro monte, qui evocato dalla leggera salita che conduce alla Rotonda, si configura come un percorso – qui sarebbero soltanto 25 passi dalla chiesa, come scrisse il vescovo Morozzo nel 1822 – , tra edifici religiosi. Sopra la finestra, a sinistra dell’ingresso, una lapide commemora Enrico Francioli e Giuseppina Brunfant, sua moglie, morti rispettivamente nel 1886 e nel 1887.

All’interno, entro una nicchia sopra l’altare, vi è la statua della Madonna Addolorata. Sotto la nicchia della Madonna sta una teca di cristallo con il corpo del Crocifisso in legno stuccato.

In seguito, a partire da metà Ottocento, attorno alla Rotonda fu impiantato il cimitero, per il quale venne adottata la soluzione della pianta circolare, in armonia con l’edificio sacro, che venne lasciato al centro. In un primo tempo le comunità consorziate per l’uso del camposanto erano Vignone, Arizzano e Bée; poi Bée nel 1848, divenendo parrocchia, pensò di dotarsi anche di un proprio cimitero.